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14 settembre 2020 …si riparte!

Written by Team divisionesvago.it. Posted in Bollettino

Ci siamo! Sembra che domani, con la ripresa della scuola, si cerchi di tornare alla normalità… è solo un’illusione?

Questa epidemia che ci ha costretto ad una estate con molte restrizioni continua ad esserci. Anche oggi i dati relativi ai contagi non ci lasciano tranquilli.

Chi ha avuto comportamenti corretti anche nel periodo delle vacanze certamente sarà rimasto stranito da ciò che i media hanno raccontato di alcune situazioni creatasi in alcuni locali notturni, che hanno evidenziato come le semplici regole che ci sono state indicate possano fare la differenza.

Anche nelle scuole occorrerà stare alle regole, per ora unica possibile barriera contro la diffusione del virus.

Come sempre dobbiamo dare fiducia ai giovani, confortandoli e responsabilizzandoli.

Non dobbiamo vedere la riapertura della scuola come un momento dettato dalle normative ma dobbiamo cogliere questo momento come un modo per ribadire l’importanza educativa e formativa per i giovani.

La scuola, se ben gestita, è il luogo dell’incontro, del confronto, del giudizio, dell’impegno…è il luogo dove si può “diventare grandi”.

E allora??  FORZA, RIPARTIAMO RESPONSABILMENTE, MA PROVIAMOCI!

L’estate sta finendo…

Written by Team divisionesvago.it. Posted in Bollettino

“L’estate sta finendo…” una canzone di anni fa che aveva caratterizzato quel periodo estivo.

L'estate sta finendo

Quest’anno quello che ha caratterizzato la nostra estate e certamente “imbrigliato” i nostri spostamenti è stata la presenza del virus COVID 19 che ci ha obbligato ad avere comportamenti responsabili per noi stessi e per gli altri.

Questo non ci ha impedito di fare bellissime escursioni e scalate anzi abbiamo potuto scoprire o riscoprire percorsi e luoghi un po’ dimenticati e poco frequentati.

Sul nostro profilo Instangram abbiamo raccolto alcune delle nostre escursioni, per condividere con altri appassionati di montagna luoghi che abbiamo potuto frequentare da fine Giugno a fine Agosto.
La caratteristica comune di queste proposte è quel senso di tranquillità e bellezza di cui abbiamo potuto godere: pochissima gente, sentieri non sempre evidenti, rifugi non molto vicini: insomma il rischio assembramento lo abbiamo scongiurato.
Certamente alcune cime che abbiamo raggiunto non sono famose e neppure difficili ma la bellezza dei panorami di cui abbiamo potuto godere ci hanno sempre ripagato anche di avvicinamenti abbastanza lunghi.

Una cima, ad esempio, che ci ha dato molta soddisfazione è stata il Dente Meridionale d’Ambin (3171 m) in Val di Susa, per nulla frequentata e dove per l’avvicinamento abbiamo percorso luoghi isolati, un po’ “selvaggi” e dove, sempre per prudenza, abbiamo utilizzato la nostra tendina per il pernottamento per evitare di dormire in rifugio dove il distanziamento risultava abbastanza difficile.

Oppure la lunga salita all’ Aiguille du Golèon (3427 m) che con un dislivello positivo di 1500 metri da Valfroide si raggiunge questa cima, toccando l’omonimo lago, quel che resta del ghiacciaio ed infine la sua cresta.

Ma anche le montagne sopra “casa” …la Punta Marin (3206 m), la Cima Pelvo, la cima Fea Ner… insomma l’estate sta finendo ma ci ha regalato grandi emozioni…

Dente meridionale d’Ambin…una cavalcata in Val Susa

Written by Team divisionesvago.it. Posted in News

Denti d'Ambin

Qualche giorno fa abbiamo deciso di provare a scalare il Dente Meridionale d’Ambin, una montagna un po’ dimentica.


Staremo due giorni immersi nella natura: il primo giorno, raggiungendo la zona del Lago dell’Agnello, nelle vicinanze del Rifugio Vaccarone; il secondo giorno salendo al Dente.

Lasciata la nostra auto a Grange della Valle percorriamo il marcato sentiero che porta al Passo Clopaca e, in circa 3 ore e 30 siamo nelle vicinanze del Rifugio Vaccarone.

Piazziamo la nostra tendina: il vento inizia a soffiare un po’ insistentemente; con un po’ di pietre circondiamo il nostro bivacco per la notte…meglio non rischiare di trovarci in piena notte con la tenda smontata.
La nottata trascorre tranquilla, gli unici nostri vicini sono un branco abbastanza numeroso di stambecchi, per nulla intimoriti dalla nostra presenza.
Con le prime luci dell’alba decidiamo di prepararci a salire al Dente: raggiungiamo la base del canale innevato del Gros Mutet: la neve è abbastanza dura e in poco tempo raggiungiamo il colletto.

Una piccola colazione con una barretta e riprendiamo a camminare, raggiungiamo la cima del Gran Toasso ed il Nodo di confine.

Il Dente è sempre più vicino: siamo finalmente alla sua base; ora occorre preparare l’attrezzatura per scalare il salto: con un po’ di impegno e con grande soddisfazione scaliamo i primi due tiri, raggiungiamo una cengia, individuiamo il passaggio migliore e conquistiamo la cima: GRANDE SODDISFAZIONE!

Qualche foto di rito e ripercorriamo a ritroso il percorso, raggiungiamo la sosta attrezzata e con un paio di doppie siamo al colletto.
Ripartiamo, sapendo che il percorso non sarà breve: il canale del Gros Mutet non vorremmo però ripercorrerlo: siamo nelle prime ore del pomeriggio e certamente la neve sarà molle.

Decidiamo quindi di fare la cresta e raggiungere la cima della Rocca d’Ambin, la più alta del gruppo con i suoi 3378 m.
La discesa passa attraverso un ripido e difficoltoso canalino di sfasciumi, una pietraia, un ulteriore piccolo nevaio ripido ed infine il colle dell’Agnello: da qui è tutta discesa su buon sentiero fino alla nostra tenda, poco sotto il Lago dell’Agnello.

La nostra cavalcata è terminata…è stata un po’ più lunga del previsto; la nostra tendina è ancora montata, un po’ di cibo lo abbiamo ancora, i nostri “amici” stambecchi sono tornati…rimaniamo anche questa notte lì, la mattina seguente scenderemo a valle.