Archivio Autore

6 novembre 2020: ci risiamo…

Written by Team divisionesvago.it. Posted in Bollettino

Lombardia, 6 novembre 2020

Ci risiamo…la Lombardia è chiusa!

Il COVID 19 ci ha nuovamente obbligati a restare in casa, ad isolarci dagli altri per evitare il contagio.

Stare lontani gli uni dagli altri sembra uno dei comportamenti per proteggere l’umanità. Come è strano tutto questo; la comunità, lo stare insieme, che sembrava essere lo strumento per non lasciare indietro nessuno si è rivelata motivo di pericolo: sino a qualche tempo fa tutti si sarebbero schierati contro chiunque avesse privilegiato questo atteggiamento di chiusura.

Addirittura gli scienziati ci hanno comunicato che la nostra stessa famiglia potrebbe essere motivo di contagio…i nostri famigliari non conviventi sono diventati un pericolo.

Nel 2020, in Europa nessuno si sarebbe immaginato che potesse scoppiare un’epidemia: tutto sommato il livello igienico delle nostre abitazioni è accettabile, la situazione sanitaria pure, insomma era più probabile una emergenza sanitaria 100 anni fa.

Invece siamo nuovamente in una situazione molto critica: le scuole sono chiuse, i trasporti pubblici arrancano…cosa è successo??

Le risposte lasciamole agli storici che fra qualche anno valuteranno gli eventi, a noi spetta vivere il presente certamente con molte limitazioni, ma non dobbiamo arrenderci e incolpare chissà chi di ciò che sta accadendo: è talmente una situazione complessa che nessuno è in grado di comprenderla fino in fondo.

A noi il compito di cercare di essere responsabili nei propri comportamenti: abbiamo imparato tre piccole cose da fare; mettere la mascherina, lavarsi le mani frequentemente e stare distanti, evitando gli assembramenti. Se tutti noi riuscissimo a fare questo daremo un aiuto a noi stessi e agli altri.

Ognuno di noi è responsabile non solo di se stesso ma anche della COMUNITA’: ecco che, contrariamente a quanto pare si stia verificando, è l’unione dei comportamenti di tutti che darebbe un aiuto. Certo è una COMUNITA’ nuova perché “distante”, una COMUNITA’ un po’ virtuale, se consideriamo la comunità come momento di incontro in presenza.

Il nuovo modello di comunità diventa quindi la “comunità dei volenterosi”, ovvero di quelli che esprimono la propria appartenenza attraverso comportamenti che non “danneggino” gli altri, una solidarietà espressa in una comunità molto ampia…potremmo dire mondiale.

Proviamo a scoprire o riscoprire questo senso di solidarietà che potrebbe aiutarci ad uscire nuovamente da questa chiusura e, finalmente, rincontrarci magari con un sorriso.

MONTE SEGURET 2910 m (Valle Susa)

Written by Team divisionesvago.it. Posted in News

Salbertrand, Domenica 11 Ottobre 2020 – Monte Seguret 2910 m

Oggi è proprio una bella giornata, un po’ fredda ma il cielo promette bene.

monte seguret
Monte Seguret (2910 m) VALLE SUSA

Decidiamo di ritornare sul Monte Seguret (2910 m), un ambiente particolare, con grotte, gallerie artificiali e, a causa di fenomeni erosivi, grandi torrioni: merita di esser visitato… e poi è stata posata una nuova croce che non abbiamo ancora visto.

La strada che da Salbertrand porta al Pramand è aperta; la galleria dei Saraceni è stata sistemata…raggiungiamo quindi i ruderi della caserma poco dopo la galleria.

Percorriamo il tratto erboso che termina nel piccolo pianoro dove vi era una caserma con una torretta che pensiamo fosse un osservatorio.
Proseguiamo puntando verso la cima del Vallonnetto per poi piegare decisamente verso destra per raggiungere il colle dell’ Argentera.

Alle nostre spalle vediamo tutto il vallone attraversato e sotto di noi l’abitato di Salbertrand. Iniziamo a percorre la facile cresta che ci condurrà alla cima del Monte Seguret.

cima Monte Seguret 2910 m
cima Monte Seguret

Si intravede la nuova croce: molto bella, alta circa 3 metri. Siamo in cima: sullo sfondo la Barre des Ecrins, il Pic de Rochebrune e più vicino, ad esempio, vediamo il Monte Chaberton con la sua caratteristica cannoniera.
Qualche foto, il vento inizia a soffiare forte, è meglio iniziare a scendere, puntando il piccolo lago che si incontra se si facesse il sentiero estivo per la cima del Vallonetto.


Il laghetto è un po’ ghiacciato … l’inverno è alle porte.

Questa escursione, che non presenta particolari difficoltà, a noi piace molto: soprattutto in questa stagione i colori autunnali danno un tocco particolare e, solitamente, non è molto frequentata.

Ripercorriamo a ritroso il percorso d’andata raggiungendo la nostra auto nei pressi della galleria.

Cima Roudel 2993 m: prima neve in Valle Lunga

Written by Team divisionesvago.it. Posted in News

Valle Lunga
Valle Lunga

Domenica 4 ottobre decidiamo di recarci in Valle Lunga, una valle laterale della più nota Valle Argentera, poco distante da Sestriere per salire la cima Roudel (2993 m).
La Valle Lunga, a dispetto del proprio nome, non è cosi…lunga; circondata da molte cime alte poco meno di 3000 metri è piuttosto isolata e circoscritta.
L’escursione domenicale ha avuto inizio poco sotto l’Alpe Plane, dove lasciata l’auto al parcheggio Monterosso, percorriamo la strada che si inerpica fino a raggiungere l’alpeggio e prosegue sul lato destro orografico.
La strada “sparisce” nei pascoli, si segue il corso del torrente fino a circa 2500 metri per poi puntare decisamente verso la cima.

Cima Roudel 2993 m

La neve caduta durante la notte, che aveva reso il paesaggio incantato, diventa più abbondante; man mano che la quota sale aumenta il vento e i cumuli di neve iniziano a farci sprofondare nel terreno rendendo il cammino un po’ faticoso.
La cima Roudel è di fronte a noi, anche se le nuvole talvolta la nascondono.

Risaliamo un primo tratto di pietraia, ora incrostato dalla neve. Raggiungiamo un grosso masso che ci ripara dal vento sempre più intenso: occorre mettere i ramponi, il terreno è ghiacciato. La cima è sopra di noi, intravvediamo il palo che indica il nostro punto d’arrivo. Ancora un piccolo sforzo e siamo in cima.
Panorama…zero!! Le nuvole sempre più grigie ci inducono a scendere.

Valle Lunga prima neve

Il ritorno, dopo un primo tratto veramente ventoso migliora; poco più a valle inizia a nevicare ma è solo per qualche istante. Imbocchiamo nuovamente la strada sterrata che ci riporta alla nostra auto.