Una bella giornata di sole ha accompagnato i 35 equipaggi che hanno partecipato al 4° Raduno Landers in Lomellina;
Nel rispetto di un percorso autorizzato si è potuto percorrere strade agricole che, attraversando pioppeti e risaie, hanno permesso di conoscere questo territorio.
Presenti anche i soci della delegazione italiana del SERIES 2 CLUB che hanno percorso l’itinerario con Land Rover degli anni 60.
Grazie a Stefano e Riccardo per l’organizzazione di questo evento.
Cosa possiamo fare in un bel week-end di Settembre, tanto caldo da sembrare ancora estate?
Facciamo un salto in montagna? Una bella salita nel massiccio del Monte Bianco, salendo al rifugio Torino con la nuova funivia Skyway sino a Punta Helbronner per affronatre la bella cresta dell’Aiguille d’Entrèves.
Per salire alla cresta,si raggiunge il Col des Flambeaux (3.407 mt.), passato il colle si scende a sinistra fino alla base della parete Nord dell’Aiguille des Toules (3.300 mt.), da qui si risale a sinistra il ghiacciaio tra la Tour Ronde e Aiguille d’Entreves fino al suo termine dove si trova il Col d’Entreves (3.517 mt.)
Dal colle si sale per la cresta di rocce e neve fino sull’anticima, da qui si prosegue per la cresta che diventa affilata, scendendo per alcuni metri sulla sinistra si supera un intaglio (dall’anticima si può scendere anche a destra fino alla base dell’intaglio,facendo molta attenzione perché il passaggio è esposto), si ritorna sull’aerea cresta e si prosegue fino alla base dell’ ultimo risalto (alcuni spit sulla cresta) , si sale per alcuni metri fino a un terrazzino,si supera utilizzando una fessura di alcuni metri un gradino (IV ° 1 spit e 1cordino), si prosegue ancora per alcuni metri e si arriva in cima ,la vetta è bifida perciò è formata da due torrioni divisi da un intaglio.
Spettacolare il panorama: davanti a noi le cime che hanno fatto la storia dell’alpinismo!
Discesa: Per la via normale. Si traversa sul secondo torrione della vetta (passaggio aereo), quindi tenendosi sulla sinistra si scende per alcuni metri fino ad un terrazzino,da qui valutando le condizioni della via di discesa (rocce e neve) si può effettuare una doppia (spit con maillon ),si scende per una quindicina di metri fino ad un grosso blocco dove si trova un altro spit, lo si aggira passando a sinistra e tornando sul filo della cresta si continua a scendere facendo attenzione ad alcuni passaggi esposti fino all’estremità della cresta rocciosa,arrivati al suo termine si prosegue a sinistra e scendendo il pendio nevoso si ritrova la traccia che arriva da Punta Helbronner.
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