Lac de l’Eychauda
Avete una giornata libera e volete trascorrerla immersi nella natura?
Potreste fare un giro al Lac de l’Eychauda, scoprendo uno degli angoli più caratteristici del Parco Nazionale degli Ecrins.
In una calda domenica agostana abbiamo deciso anche noi di fare visita al Vallon de Chambran, che prende il nome dall’omonima borgata dove si lascia la macchina. Nella prima parte si cammina su comoda strada sterrata, si ignora la deviazione per il Col de l’Eychauda e si prosegue su un bel sentiero entrando nei confini del Parco Nazionale.
Si affrontano una lunga serie di tornanti che permettono di osservare le bastionate rocciose del Rocher du Pieron sulla sinistra e quelle del Rocher de l’Yret sulla destra.
Il lago si mantiene celato fino alla fine dietro alle bastionate rocciose che lo contengono, ma quando lo si raggiunge il colpo d’occhio è notevole. Domina su tutto un bellissimo colore celeste che contrasta con il grigiore delle pareti e delle pietraie circostanti. La bellezza del luogo è stata ripresa anche nel più conosciuto dipinto di Laurant Guétal, pittore francese della fine dell’Ottocento. Il quadro vincendo un concorso artistico venne scelto per l’Esposizione Universale del 1889 a Parigi.
Decidiamo di proseguire ancora una mezz’ora oltre il lago così da raggiungere il Col des Grangettes, un bel punto panoramico tanto sulla zona del lago, quanto sul vallone di Serre Chavalier. Sfortunatamente la giornata non è delle più terse e pertanto la visuale è parzialmente limitata.
Ritornati sui nostri passi, pranziamo nei pressi del lago godendoci la vista ed un piacevole venticello prima di scendere verso il posteggio.
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