La Sacra di San Michele

Difficoltà: Non sono state evidenziate le stelline delle difficoltà perché dipende dal percorso che uno sceglie. Lo stesso vale per il periodo.
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SACRA DI SAN MICHELE: MONUMENTO STORICO DEL PIEMONTE

Il monte Pirchiriano fu abitato fin dal 117 a.C. , ma soltanto tra il 983 e il 987 dalle esigenze e dalla cultura del pellegrinaggio, sorse l’abbazia al centro d'un percorso fra Mont Saint-Michél e il Gargano, meta essa stessa di un'intensa ed elitaria frequentazione quale santuario micaelico.

Per molto tempo fu una delle più celebri abbazie benedettine dell'Italia settentrionale ed ancora oggi è tra i più grandi complessi architettonici di epoca romanica in europa. Sulle carte antiche veniva già segnato questo luogo sacro e di ristoro.

Documentano gli albori dell’insediamento le tre cappelle sottostanti l’attuale santuario, costruite nella roccia, da cui si sviluppò il monastero antico (sec. XI). A partire dal secolo XII venne realizzato l’attuale santuario a tre navate appoggia sulle celle primitive e sul basamento attorno alla scalone dei morti.

Caratteristico sono anche i resti architettonici della torre dalla Bell’Alda. Nel 1836 Re Carlo Alberto ottenne che Papa Gregorio XVI vi chiamasse Antonio Rosmini con la congregazione religiosa da lui fondata, detta Istituto della Carità. Contemporaneamente il re affidava in custodia ai PP.Rosminiani le salme di ventiquattro reali di casa Savoia, traslate dal Duomo di Torino, ora tumulate in basilica entro pesanti sarcofagi di pietra.

 

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PER RAGGIUNGERE LA SACRA:

da Milano: autostrada A4 Torino-Milano, quindi A32 Torino-Bardonecchia direzione Frejus uscita Avigliana Est. Informazioni dettagliate, orari di apertura consultando il sito www.sacradisanmichele.com.

 

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ALCUNE PROPOSTE ESCURSIONISTICE RAGGIUNTA LA VAL DI SUSA:

da Sant'Ambrogio:
Partendo da P.za IV Novembre, a lato della Chiesa parrocchiale, si trova l’antica via di comunicazione tra l’Abbazia di San Michele della Chiusa ed il paese di Sant’Ambrogio. Salendo si possono ammirare, sulla destra, i resti del castello Abbaziale. Lungo tutto il percorso, che prevede diverse aree di sosta, si snodano anche le grandi croci di una Via Crucis. Arrivando alla frazione San Pietro, si possono ancora ammirare i resti dell’antica chiesa omonima, oggi nascosta tra le case e parzialmente inglobata in una costruzione civile: ne restano le tre absidi, che risalirebbero all’ XI secolo e che hanno un’ampiezza di 12 metri. La salita a piedi richiede circa un’ora e trenta.


da Oulx:
attraverso il sentiero dei franchi al Pian del Frais, al rifugio del Gravio, alla Sacra (tre tappe giornaliere per complessivi km 60).


dalla via ferrata:
La ferrata del monte Pirchiriano è un percorso esposto, si sviluppa in prevalenza su pareti di roccia, protetto da un cavo di acciaio ove, nei punti più lisci a strapiombanti, si agevola il passaggio con la messa in loco di staffe in ferro, dei veri e propri gradini. La Ferrata alla Sacra, oltrechè essere un percorso panoramico è anche carico di storia: a metà salita incrociamo un vecchio sentiero abbandonato che ci porta ad un bellissimo ripiano chiamato nell’antichità dagli abitanti di Sant’Ambrogio “Pian Cestlet” e dagli abitanti della Chiusa San Michele “Piasa Buè”. Su questo ripiano si trova l’antica chiave di confine tra i comuni scolpita nella roccia. Più in alto un aspaccatura orizzontale forma una valletta ben nascosta, non visibile, a suo tempo usata come nascondiglio dai partigiani della zona. Ancora sopra esiste un altro sentiero che nell’antichità collegava la frazione di San Pietro con l’abitato della Chiusa passando su una cengia chiamata “U Saut du Cin”. Altra curiosità sono gli evidenti segni lasciati dallo scorrere del ghiacciaio in questa valle, tra cui dei massi di granito bianco (roccia che non ha niente a vedere con il serpentino locale), trasportati su questa parete nell’era glaciale.

 

MATERIALE INDISPENSABILE

 Imbragatura, casco, completo per ferrate (spezzone di corda, dissipatore, un moschettone a vite e due moschettoni a chiusura automatica).

CONSIGLI PER LA SICUREZZA

 – E’ indispensabile avere un minimo di esperienza in montagna o in arrampicata prima di avventurarsi su una ferrata: SE NON SI E’ SICURI AFFIDARSI AD UNA GUIDA ALPINA
 – Non iniziare mai con pericolo di temporali.
 – Rimanere sempre ancorati al cavo e non più di una persona tra due ancoraggi.
 – Il cavo teoricamente non deve essere usato per la progressione ma per la sicurezza.
 – Rispettare l’ambiente, non uscire dal sentiero e non fare cadere pietre.


dalla Strada dei principi a cavallo :
Da Sant’Ambrogio la Sacra è anche raggiungibile a cavallo con un percorso che parte nei pressi della cava di pietra vicino al campo sportivo. Di qui si sale alla frazione Mortera e poi si imbocca l’antica Via dei Principi, così detta perché ricalca in parte la via seguita delle salme dei Savoia, trasportate alla Sacra dal Duomo di Torino. Il percorso, molto bello dal punto di vista paesaggistico, non presenta difficoltà e richiese circa due ore.

 

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