Capanna Gnifetti e dintorni

Il “gruppo” Monte Rosa rappresenta per gli appassionati un luogo dove poter raggiungere numerose cime oltre i 4000 metri. La nostra “scorribanda” durata due giorni, ha avuto come obbiettivi la Punta Giordani (4046m), la Punta Gniffetti (4554 m) la Punta Parrot (4432 m), il Balmenhorn  o Cristo delle Vette (4167 m).

Descrizione itinerario:
Si sale da Stafal, all’arrivo della nuova stazione di Punta Indren.
E’ altrimenti possibile ancora partire dal passo dei salati 2980 m. seguendo le indicazioni molto evidenti, si prende un sentierino che comincia a risalire le pendici dello Stolemberg, con alcuni tratti a saliscendi attrezzato con corde fisse e fittoni.  Si giunge così a Punta Indren 3260 m (1 h). Noi abbiamo utilizzato la funivia, dove all’ arrivo ci attendevano dei bellissimi esemplari di stambecco e l’amico Fede, già “sul Rosa” da alcuni giorni.

PUNTA GIORDANI:
La Punta Giordani è una punta del massiccio del Monte Rosa nelle Alpi Pennine.
E’ una salita effettuabile sia da Punta Indren che dal Passo dei Salati, aggiungendo un’ora in più.
La salita non presenta grandi difficoltà, se non un po’ di attenzione sulle roccette finali.
portarsi sul ghiacciao Indren, salendo una rampa ripida e lasciando a sinistra un enorme seracco; a circa 3700 m si raggiunge una fascia di roccette e sfasciumi .
Si prosegue quindi per l’ultimo ripido pendio, raggiungendo la cresta nevosa pianeggiante, proprio alla base delle esposte roccette finali.
Un ultimo piccolo sforzo e si è in vetta, dove è collocata una bella statua della Madonna. (4046 m, 2-2.30 h).
La discesa è per il medesimo itinerario, ma dovendo raggiungere il rifugio Capanna Gniffetti, abbiamo dovuto individuare la traccia che, dall’arrivo della seggiovia, conduce al rifugio. (Corde Fisse e scalini per prendere piede in cima allo sperone e raggiungere con traverso ascendente la Capanna).

PUNTA GNIFFETTI:
Dal rifugio Capanna Gniffetti, dove abbiamo pernottato, si calzano subito i ramponi, risalendo il ghiacciaio (parecchi crepacci talvolta nascosti) con tratti ripidi fino nei pressi della Piramide Vincent, il Cristo delle Vette (Balmenhorn), poi si sale più dolcemente in un ambiente straordinario, passando dal Colle del Lys (4248 m) si raggiunge la base del Corno Nero, Ludwigshoe e Parrot.
Un traverso sotto la punta Parrot leggermente in discesa porta sotto la Punta Gnifetti di qui una traversata ascendente sotto la serraccata conduce nei pressi del colle Gnifetti da cui, con un breve strappo finale, si raggiunge la Punta ove ha sede Capanna Regina Margherita.

PUNTA PARROT:Ripercorrendo l’itinerario di salita alla Capanna Regina Margherita, allontanandoci dalla seraccata, si puo’ raggiungere la Punta Parrot, cima nevosa molto estetica. Percorrere, quindi, la traccia evidente fino al raggiungimento di un roccione; seguire, quindi, il filo di cresta fino alla sommità (4432 m).

PUNTA BALMENHORN:
Scesi dalla Punta Parrot, raggiunto il Col del Lys piegare decisamente a sinistra , cercando di non perdere quota. Giunti alla base del Balmenhorn, saliamo una scaletta di metallo che ci conduce alla cima dove è alloggiata la statua del Cristo delle Vette (4167 m).
Questa imponente statua fu posata il 4 Settembre 1955 per espresso volere di Alfredo Bai, che fu il comandante di una formazione partigiana della Valle dell’Orco. Durante questo periodo fece voto di erigere su qualche montagna, nel caso fosse tornato a casa vivo, una statua dedicata a Cristo redentore in ricordo dei caduti di tutte le guerre.
Dopo aver trovato i fondi necessari, lo scultore realizzò l’opera a Torino in 11 pezzi separati. Scartata l’idea originale di collocarla sul Cervino per la difficoltà del trasporto ed il relativo costo elevato, si guardò al Monte Rosa. Il Balmenhorn apparve subito come un altare naturale posto a cavallo tra l’Italia e la Svizzera e lì, venne quindi trasportata dagli alpini della Scuola Militare Alpina di Aosta, sotto la guida del capitano Costanzo Picco,rimontata in loco, la statua alta 3,60 m e pesante 980 kg, fu poi inaugurata il 4 settembre 1955 con una cerimonia e la partecipazione di oltre 400 persone.