Monte Terra Nera

Difficoltà: 4/10 (EAI oppure EE) [+ Info]
Tempo di salita: 3h/3h30
Periodo Consigliato: Giugno-Ottobre (condizioni alpinistico-escursionistiche)
Punti di appoggio: Nessuno
Altezza: 3100 mt.

Il monte Terra Nera è una delle principali elevazioni dello spartiacque che divide la Valle del Thures (Italia) a Nord e la Val de la Cerveyette (Francia) a Sud. Secondo la classificazione SOIUSA è collocato tra le Alpi Cozie nel supergruppo Catena Bric Froid-Rochebrune-Beal Traversier, in particolare nel Sottogruppo del Merciantaria. Possiede tre versanti, uno che scende a Sud verso il territorio francese, caratterizzato da ampi prati, senza significative asperità, un secondo che degrada in direzione Nord-Ovest, con simili caratteristiche ed infine un terzo fianco (Nord-Est) che si presenta maggiormente roccioso e scende verso la Valle del Thures con salti rocciosi. Il crinale di cui fa parte muovendo dal Col de Chabaud, giunge sino al Colle di Thures dopo aver incontrato alcune importanti sommità, tra cui è importate ricordare la Cima Dormillouse (2944 mt.), la Cima Clausis (3231 mt.), la Cime de Chabrières (3246 mt.) ed infine la Punta Merciantaria o Grand Glaiza (3293 mt.). La Valle del Thures, all’interno della quale è collocata questa cima, costituisce una diramazione secondaria della Val di Susa ed è percorsa dal torrente Thuras, affluente del fiume Ripa, corso d’acqua che ha dato il nome alla valle stessa.

Accesso stradale: dalla A32 Torino-Bardonecchia imboccare l’uscita di Oulx. Proseguire quindi sulla SS24 del Monginevro sino all’abitato di Cesana Torinese. Entrare nel paese, superare il municipio lasciandolo sulla sinistra in direzione Bousson e Sauze di Cesana. Raggiunto Bousson, lasciare la SP215 ed imboccare sulla destra una strada con indicazioni per Thures (2 km). Raggiunto quest’ultimo centro abitato abbandonare la strada asfaltata e piegando leggermente a destra imboccare una strada sterrata (cartello in legno sulla sinistra con indicazione per Val Thuras-Rhuilles) in buone condizioni che conduce fino a Rhuilles. A questo punto proseguire senza mai cambiare direzione seguendo la segnaletica per la Val Thuras, superati alcuni tornanti giungere infine ad un gruppo di case diroccate (Thuras inferiore) e lasciare l’auto prima di un ponte di recente costruzione che attraversa il torrente Thuras.

Itinerario: Attraversare il ponte che supera il torrente Thuras e continuare lungo la carrozzabile per circa 700 metri. Si noterà a questo punto un ampio prato che si sviluppa sulla destra della strada; iniziare ad attraversarlo in corrispondenza di un masso piatto sopra il quale è presente un ometto ed un vecchio segnavia ormai sbiadito. Proseguire in direzione del bosco seguendo gli ometti e le tacche presenti. Raggiunto quasi il salto roccioso obliquare verso destra seguendo una traccia che procedendo diventa più marcata entrando nel bosco. Senza mai abbandonarla, raggiungere la fine del bosco, intorno a quota 2350 mt., con pendenze che non risultano mai troppo impegnative. Un breve canale, anch’esso privo di difficoltà permette di giungere alla base del Monte Clausi, sommità caratteristica per la sua forma, che in breve si lascia sulla destra per proseguire nel Vallone di Terra Nera. Da questo luogo la traccia, anche a causa della scarsa frequentazione, diventa meno evidente, ma alcuni ometti lungo il percorso permettono di non perdere la giusta direzione. Il percorso non abbandona mai il lato sinistro (in salita, destro orografico) del vallone, attraversando in due occasioni un piccolo torrente. Superati due dossi erbosi o nevosi, secondo le condizioni, si giunge alla base di un salto più evidente, che si può risalire con alcune svolte oppure direttamente per la sua lunghezza (in presenza di neve portante), fino a guadagnare un piccolo pianoro posto alla base dell’ultimo salto prima della vetta. Raggiunto il filo di cresta seguirlo fedelmente, salvo poi in prossimità della croce di vetta abbandonarlo verso la cima.

Discesa: la discesa si svolge lungo l’itinerario di salita (2h/2h30)

Itinerario B: Esiste anche una seconda via di salita a questa cima, che prende avvio da Rhuilles. Spesso utilizzata nei mesi invernali, risulta essere un itinerario più lungo, ma di maggior respiro. Raggiunte le Grande Chabaud proseguire sulla carrozzabile che procede verso il colle omonimo. Raggiunto un cartello segnaletico in legno, abbandonare questa direttrice addentrandosi nel Vallone della Dormillouse, che con pendenza mai troppo dolci raggiunge prima il Lac du Fond e quindi la Cima della Dormillouse (2908 mt.). L’itinerario prosegue quindi lungo l’evidente ed ampia cresta detritica che degradando prima e guadagnando nuovamente quota tocca la Punta Viradantour (2912 mt.). Senza mai abbandonare il filo di cresta raggiungere infine la cima del Monte Terra Nera (5h30). In questo caso la discesa può avvenire sia lungo l’itinerario di salita sia per il Vallone di Terra Nera, percorso descritto in precedenza.

Note: Il Monte Terra Nera è una importante meta scialpinistica invernale, scarsamente frequentata nel periodo estivo. Sulla cima è collocata una croce in ferro, sulla quale è possibile leggere “Gli amici di Bousson”, croce che segnala in modo distintivo la sommità. Proprio per la scarsa frequentazione e per la lunghezza dei percorsi che portano alla sua vetta, questa salita non deve essere sottovaluta per la mancanza di difficoltà tecniche. In particolare potrebbe risultare difficile individuare il punto di attacco del sentiero che muove dalla carrozzabile della Valle Thuras; infatti non esiste una traccia evidente, ma è necessario affidarsi ad alcuni ometti e vecchie tacche (vedi foto nella Gallery). Dalla cima il panorama è di primordine: dal Massiccio degli Ecrins (Barre des Ecrins, Pelvoux, Ailefroide, Les Bans, Montagnes des Agneaux, Meije), alla Catena dello Charberton, dalla bellissima piramide della Pierre Menue, al Gruppo Seguret-Ambin. Molto più vicino, il Pic de Rochebrune e la Catena della Ramiere, con la Cima Pelvo, il Roc del Boucher e la Punta Ciatagnera. L’ambiente selvaggio del Vallone di Terra Nera rende la salita ancora più interessante.