Rognosa d’Etiache

La Rognosa d’Etiache è la settima sommità per altezza delle Alpi Cozie, la seconda delle Alpi del Moncenisio, superata soltanto dalla Pierre Menue.

L’aspetto della montagna cambia notevolmente a seconda del punto di osservazione: se in direzione Ovest appare come una frastagliata cresta rocciosa, in direzione Nord e Sud la prospettiva trasforma la Rognosa d’Etiache in una singola sommità aguzza. Verso Est invece imponenti pareti rocciose alte fino a 350 metri si proiettano sulla strada del Colle del Sommeiller.

Sono tre le principali vette della montagna: Punta Nord-Est (3376 m), Punta Sud-Ovest (3382 m) – la più alta – e Torre Maria Celeste (3342 m), lungo la cui parete Est corrono alcune delle più interessanti vie di tutta la Valle di Susa, aperte da grandi nomi tra i quali ricordiamo (in rigoroso ordine alfabetico): Enrico Camanni, Andrea Mellano, Corradino Rabbi, Alberto Re, Annelise Rochat, Guido Rossa. Ancora più Nord un’ultima elevazione quotata 3374 m si affaccia sul Vallon d’Etache.

Numerosi alpinisti fra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento concentrarono i loro sforzi per vincere le principali sommità della montagna. Si attribuisce la prima salita della Punta Sud-Ovest della Rognosa d’Etiache a Felice Montaldo e Augusto Sibille nel 1875, mentre invece furono Corrà e Medail nel 1882 a salire la Punta Nord-Est.

Altezza3382 metri (Punta Sud-Ovest)
3376 metri (Punta Nord-Est)
Difficoltà5/10 – F (Punta Nord-Est)
[Scopri di più]
Dislivello1220 metri
Tempo di salita3h30/4h
Punti di appoggioRifugio Scarfiotti
Periodo consigliatoLuglio-Settembre

Accesso: Si percorre l’A32 Torino-Bardonecchia fino all’uscita di Bardonecchia. Si incontra immediatamente una rotonda, dove si imbocca la seconda uscita, seguendo le indicazioni per Rochemolles. Si transita sotto l’autostrada e si inizia a salire lungo una stretta strada asfaltata. Poco dopo l’abitato di Rochemolles la strada diventa una comoda sterrata, che permette di raggiungere prima la diga di Rochemolles e successivamente il Rifugio Scarfiotti nei pressi del quale si posteggia l’auto.

Itinerario: L’itinerario qui descritto costituisce la via di salita normale alla Punta Nord-Est.

La prima parte dell’itinerario propone due alternative: salire direttamente al ripiano posto al di sopra del Rifugio Scarfiotti, oppure raggiungerlo per un sentiero meno diretto che transita nei pressi della strada sterrata del Colle del Sommeiller.

Nel primo caso, superato il rifugio, ci si dirige verso il versante della montagna, superando immediatamente il piccolo corso d’acqua che scende da alcune cascatelle, in direzione di un’evidente lingua di sassi. Alcuni ometti, vecchi segnavia ed una traccia abbastanza evidente permettono di superare i primi cento metri di dislivello, fino a raggiungere una balza rocciosa. Si attraversa un torrente privo o quasi di acqua e si prosegue senza difficoltà fino al pianoro sovrastante, nei pressi di una palina del sentiero glaciologico. Si prosegue a destra lungo il suddetto sentiero per una decina di minuti, fino a raggiungere un ampio pianoro all’ingresso del Vallone della Rognosa, segnato dalla presenza di un enorme masso.

A questo medesimo punto è possibile giungere anche attraverso il sentiero alternativo a cui si accennava in precedenza. Dal pianoro dove è collocato il Rifugio Scarfiotti si prende a destra, in direzione della strada sterrata che raggiunge il Colle del Sommeiller. Il percorso taglia alcuni tornati della medesima sino a raggiungere una passerella di legno a quota 2360 m. La si attraversa e si prosegue senza alcuna difficoltà lungo ampi pianori erbosi sino a giungere nei pressi di una bacheca di legno. Da questo punto inizia ad essere visibile il grande masso al centro del pianoro verso il quale occorre dirigersi.

Si transita alla sinistra del grande masso (lato Bric del Mezzodì) seguendo alcuni ometti che lasciano spazio all’inizio della pietraia a numerosi segnavia rossi che permettono di trovare il percorso migliore per risalire la prima rampa che culmina in una cascatella, facilmente superabile sulla destra. La pendenza non diminuisce se non al raggiungimento di un primo pianoro posto tra il Bric del Mezzodì e la Rognosa d’Etiache. Senza mai abbandonare il lato destro orografico del vallone si continua a salire sino a quota 3000 m. poco prima del Colle della Rognosa.

Si piega ora decisamente a destra, in direzione delle bastionate rocciose dalla nostra montagna, percorrendo una ripida pietraia, che lascia presto il posto ad alcune roccette che si superano senza particolari difficoltà. Dopo un breve diagonale verso destra, sempre seguendo gli abbondanti segnavia rossi, si giunge alla base di un breve salto roccioso con un evidente canale/camino, che si risale interamente (I-II). Al di sopra ancora pochi passi di arrampicata (I-II) permettono di accedere alla pietraia sommitale, che si risale da destra verso sinistra fino alla quota 3374 m. Infine, seguendo dapprima una flebile traccia che transita pochi metri sotto la cresta sommitale e salendo poi alcune rocce rotte si conquista la sommità della Punta Nord-Est.

Discesa: Lungo il percorso di salita

Note: Vista l’esposizione poco favorevole, è opportuno effettuare la salita solo dopo alcuni giorni di bel tempo, riducendo così la possibilità di trovare verglass nella parte superiore. All’inizio della stagione estiva potrebbero essere presenti numerosi nevai tanto nel Vallone della Rognosa, quanto lungo la pietraia sommitale; il consiglio è pertanto quello di intraprendere l’itinerario quando la parte superiore della montagna si è liberata dalla neve.

Panorama di prim’ordine, tra i migliori della zona, punto privilegiato su tutta la catena degli Ambin. La quota permette di avere un’ottima visuale anche sulle cime della Vanoise e del Briançonnais, nonchè sugli Ecrins e sul gruppo del Monte Bianco.