Grand’Hoche

Difficoltà: 3/10 (EE) [+ Info]
Tempo percorrenza: 3/4 ore
Periodo consigliato: da Luglio a Settembre

GRAND’HOCHE E GUGLIA D’ARBOUR

Una muraglia i cui vertici sono rappresentati a mt 2762 dalla Grand’Hoche e a mt 2804 dalla Guglia d’Arbour è come si presenta dal versante italiano questa bella parete scoscesa e rocciosa, dall’aspetto quasi dolomitico.
La salita ha come luogo di partenza il rifugio Guido Rey, bellissimo rifugio inaugurato dalla sezione UGET di Torino del CAI nel lontano 1956, raggiungibile  percorrendo un facile sentiero che parte Chateau Beaulard (mt. 1387).

rifugio rey

Giunti al rifugio seguire la pista che sale parallela al Rio Champeiron che con una ripida salita giunge ad un pianoro dove è alloggiata una stazione metereologica. Piegare verso sinistra tra i larici fino a raggiungere una strada sterrara che conduce alla vecchia pista di sci;risalirla fino alla stazione superiore dello skilift in disuso e quindi imboccare il sentiero che abbiamo di fronte che ci condurrà  a ridosso delle balze rocciose del Rocher dela Garde.

Proseguiamo iniziando una serie di tornanti su terreno che si fa più arido:detriti, zolle e qualche larice caratterizzano questo tratto.Poco più vanti iniziamo a vedere distintamente la casermetta situata sotto il Passo della Grand’Hoche  che raggiungeremo seguendo con una traversata su pendio detritico e non prima di aver attraversato qualche valloncello, per giungere alla spalletta della cresta dove, poco più in basso si vede nitidamente il passo. Raggiuntolo, salire verso destra (O-N-O) su un dosso dove si incontra una targa con inciso un giglio e “1823”.Si riprende la salita su una traccia di  sentiero che si mantiene a sinistra della cresta e, con un aumento significativo della pendenza e con un gran numero di svolte si raggiunge il vertice della Grand’Hoche, 2762 mt, sormontatao da un piccolo ometto di pietre.
Da qui, scesi in breve di qualche metro, si procede verso una depressione a cui fa seguito una cresta a gradini di roccia salda che conduce sul culmine della Guglia d’Arbour a mt. 2804.

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