Pointe du Petit Vallon

Altezza3236 metri
Difficoltà4/10 – EE/F [Scopri di più]
Dislivello1232 metri
Tempo di salita3h30 per il “Sentier des Glaces”
4h per Plan des Eaux
Periodo consigliatoFine Giugno – Settembre

La Pointe du Petit Vallon o più semplicemente Petit Vallon è la massima sommità dello spartiacque Etache-Ambin. Collocata a Nord della Rognosa d’Etiache, risulta ben riconoscibile e piuttosto isolata.

I suoi versanti sono perlopiù rocciosi, con prevalenza di ghiaioni sul Vallon d’Ambin. Dalla larga sommità si staccano due crestoni: quello in direzione Sud, utilizzato anche per la salita, si dirige verso il Pas de la Coche e la Rognosa d’Etiache, mentre invece quello Nord prosegue fino alla Roche d’Etache.

La cima è individuata da un grande ometto e da un segnale dell’Istituto geografico francese.

Accesso

Ci sono due possibilità per raggiungere dall’Italia il punto di partenza dell’itinerario: il primo prevede il superamento del Colle del Moncenisio, il secondo invece utilizza il Traforo del Frejus. I due percorsi si ricongiungono nei pressi di una statua dedicata ad Annibale nell’abitato di Bramans.

Per percorrere il Colle del Moncenisio è bene seguire l’A32 Torino-Bardonecchia fino all’uscita di Susa. Si percorre quindi fino alla conclusione la Strada Statale 25 che conduce al confine di stato e da lì brevemente al passo. Scesi in territorio francese, si entra in Lanslebourg e si seguono le indicazioni per Modane. Prima di arrivare a Bramans, si supera la cittadina di Termignon.

Se si decide di transitare per il Traforo del Frejus, si percorre fino alla sua conclusione l’A32 Torino-Bardonecchia. Entrati in territorio francese, si scende fino a Modane e si seguono le indicazioni per Lanslebourg-Termignon. Prima di giungere a Bramans, occorre superare Villarodin e la Ridotta del forte Maria-Teresa.

Giunti alla suddetta statua, si entra nell’abitato di Bessans e si seguono fedelmente le indicazioni per il Vallon d’Etache ed il Vallon d’Ambin. La strada, asfaltata praticamente fino alla conclusione, grazie ad alcuni tornanti ed un lungo tratto nel bosco conduce fino a Le Planay.

Ignorata la diramazione per il Vallon d’Ambin, si svolta a destra e, senza possibilità di errore, dopo diversi chilometri si raggiunge il parcheggio del Ferme d’Etache, collocato pochi metri prima della cappella dedicata a San Bartolomeo.

Itinerario

Per i primi metri si percorre una strada sterrata, quindi si lascia sulla sinistra il Ferme d’Etache e ci si addentra nel Vallon d’Etache grazie ad un comodo sentiero. Dopo circa 25 minuti si raggiunge un primo bivio: la diramazione di destra, più lunga ed in comune con la salita al Colle di Etiache, conduce prima al Plan des Eaux, quindi ad un ampio pianoro a quota 2525 metri, quella di sinistra, più breve, ma più impegnativa, conduce direttamente al suddetto pianoro.

Quest’ultimo percorso prende il nome di “Sentier des Glaces” e supera alcune bastionate rocciose lungo le quali scorrono numerosi rivoli d’acqua. Poco prima di raggiungere il pianoro superiore, si supera un breve tratto attrezzato ed un ripido canale erboso, entrambi ben segnalati.

Al contrario, il sentiero per il Plan des Eaux attraversa immediatamente un piccolo ponte di legno, quindi affronta numerosi tornanti che permettono di guadagnare rapidamente quota. A quota 2470 si lascia il sentiero che prosegue per il Colle d’Etache e si piega a sinistra, raggiungendo senza difficoltà il pianoro a quota 2525 metri.

Da questo punto in poi i due percorsi tornano ad essere in comune e proseguono in direzione Sud attraverso dossi rocciosi ed un’ampia pietraia, sempre ottimamente segnalata. A quota 2740 si raggiunge il Plan d’Etache, un ampio pianoro molto suggestivo, caratterizzato da numerosi laghetti.

A quota 2850 metri si lascia il sentiero per il Pas de la Coche e si piega in direzione Nord-Ovest, attaccando un’ampia pietraia e percorrendola diagonalmente. È necessario raggiungere un evidente colletto terroso collocato tra la nostra cima ed una piccola asperità rocciosa, segnalata come q. 3085 sulle carte francesi e che si lascia sulla destra. Senza difficoltà si percorre la cresta Sud fino a quota 3130 metri.

Qui la pendenza aumenta sensibilmente ed occorre superare un ultimo tratto di pietraia che potrebbe presentare alcune zone nevose anche a stagione avanzata. Alcune svolte permettono infine di toccare la massima sommità della Pointe du Petit Vallon che si raggiunge contornando sul lato Nord le ultime asperità e percorrendo alcuni metri della pianeggiante cresta sommitale. 

Discesa

Lungo l’itinerario di salita, preferibilmente per il percorso che transita da Plan des Eaux.

Note

Il percorso si svolge prevalentemente su buone tracce di sentiero fino a quota 2850; da quel punto occorre buona visibilità per trovare il percorso migliore. L’unico breve tratto che merita particolare attenzione è la ripida rampa posta poco sotto la cima a quota 3150 metri a causa del pessimo terreno pietroso che la compone.

Ad inizio stagione può essere utile l’utilizzo dei ramponi per il superamento di ampie zone nevoso e nel complesso la difficoltà del percorso diventa alpinistica.

La cima offre un ottimo panorama su tutta la zona circostante, tanto verso il territorio italiano, quanto quello francese. Meritano una citazione i Denti d’Ambin, la Rognosa d’Etiache ed i Rocher Cornus, particolarmente vicini alla Pointe du Petit Vallon. In lontananza si scorgono alcuni dei 4000 più famosi: il Monte Bianco, le Grandes Jorasses, il Gran Paradiso ed anche la sommità del Grand Combin.