La Blanche

Altezza2954 metri
Difficoltà3/10 – EE [Scopri di più]
Dislivello1354 metri
Tempo di salita3h
Periodo consigliatoLuglio-Ottobre

La Blanche è una sommità del Massiccio degli Écrins, posta sopra l’abitato di Vallouise. Costituisce la testata dello spartiacque Celse Niere-Onde e sul suo versante Est sorge l’abitato di Puy Alliaud.

L’aspetto della montagna è prevalentemente roccioso tanto sul versante Nord-Ovest, quanto sul versante Sud-Est. Solo sul lato Nord-Est prevale un ampio ghiaione e proprio su questo versante trova spazio il sentiero di salita.

Dalla cresta si staccano tre creste: quella Nord-Est scende prima verso la Rouya, quindi ad Ailefroide, quella Sud-Ovest procede in direzione della Pointe de Clapouse e termina al Collet du Rascrouset, infine quella Est si proietta su Vallouise.

Accesso

Percorrere la A32 Torino-Bardonecchia fino all’uscita Oulx circ.ne. Si prosegue prima per Cesana Torinese, poi per Claviere ed il confine di Stato. Si scende fino a Briançon e si seguono le indicazioni per Gap. Alla conclusione dell’abitato di Prelles, si piega a destra prendendo la D4 in direzione di Vallouise. In località Les Vigneaux si imbocca la D994E fino a raggiungere Vallouise.

Prima di entrare nel paese si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Puy-Saint-Vincent. Dopo circa 600 metri, si piega a destra, imboccando la D504, superando un ponte ed entrando nel centro di Vallouise. Senza più abbandonare la strada si raggiunge prima Le Villard, quindi Puy Aillaud, dove si posteggia l’auto. Il paese presenta un’unica strada principale asfaltata

Itinerario

Superato “La Ferme Auberge”, sulla sinistra si stacca una strada sterrata segnalata da una palina con l’indicazione “La Blanche, 4h”. Si percorre la strada bianca per circa 200 metri, quindi si piega a destra su un evidente sentiero. Poco dopo si entra nel bosco e lo si attraversa brevemente fino ad incontrare una traccia proveniente da sinistra.

Lasciato definitivamente il tratto boschivo, senza possibilità di errore, si continua lungo pascoli erbosi con pendenza sempre sostenuta compiendo alcuni tornanti. A quota 2550 metri si raggiunge un breve pianoro segnalato dalla presenza di una palina indicatrice. Procedendo a destra è possibile arrivare al Lac de Puy Aillaud, mentre invece sulla sinistra si procede verso la nostra cima.

Alcuni risalti rocciosi caratterizzano gli ultimi 400 metri di dislivello. Si procede prima lungo una comoda pietraia, quindi si supera un breve salto roccioso con l’aiuto di un cavo metallico, infine si percorre l’ampia cresta Nord-Est. La massima sommità de La Blanche è segnalata dalla presenza di un grande cumulo di pietre e da un segnale dell’Istituto geografico nazionale.

Discesa

Lungo l’itinerario di salita, oppure passando per il Lac de Puy Aillaud ed il Belvedere dei tre rifugi.

Se si decide di percorrere questo secondo itinerario di discesa, più lungo di circa mezz’ora, in prossimità del pianoro di quota 2550 metri, si piega a sinistra ed in breve tempo si raggiunge il Lac de Puy Aillaud. Il sentiero procede sempre ben marcato e compie numerose svolte che ne riducono la pendenza. Prima di raggiungere il Belvedere dei tre rifugi è necessario percorrere un lungo traverso ed un breve tratto di salita.

Ritornati sui propri passi, si continua nella discesa: prima attraverso alcuni pascoli, poi in un tratto boschivo. Il sentiero si trasforma in strada sterrata e transita a ridosso di alcuni impianti di risalita. Senza ulteriori difficoltà si fa ritorno a Puy Aillaud, raggiungendo l’abitato nei pressi di uno skilift.

Note

Il sentiero di salita può presentare alcune zone nevose fino a metà luglio e pertanto ad inizio stagione possono rivelarsi utili i ramponi.

Il percorso alternativo per la discesa, sebbene molto panoramico, non è consigliabile per la salita: risulta infatti più lungo e meno intuitivo.

La cima de La Blanche costituisce uno dei più interessanti punti panoramici dell’intero massiccio degli Écrins. Si affaccia infatti direttamente sul Monte Pelvoux e sull’intero Vallon du Selé e contemporaneamente offre scorci molto interessanti anche sul Gruppo degli Agnaeux e su quello dei Bans.