Tetè Pierre Muret
Difficoltà: 4/10 (EE/A) [+ Info]
Tempo di salita: 3h
Punti di appoggio: Nessuno
Periodo consigliato: Giugno-Ottobre
Altezza: 3033 mt
La Tetè Pierre Muret costituisce il punto terminale dello spartiacque che divide il Vallone d’Almiane (a Nord) e quello della Valfredda (a Sud). Sullo stesso spartiacque sono presenti anche la Testa del Coin (3003 mt), la Punta Valfredda (3051 mt, punto culminante dello spartiacque) e la Punta d’Almiane (3019 mt). Secondo la classificazione SOIUSA la Tetè Pierre Muret si colloca all’interno delle Alpi Cozie, nel Gruppo d’Ambin, Sottogruppo Sommelier-Vallonetto. La cima si innalza sopra l’abitato di Mouchecuite ed è ben visibile sia dal Vallone di Rochemolles, sia dalla borgata prima citata. La montagna è facilmente riconoscibile per la presenza sulla vetta di una grande croce e di alcuni blocchi di pietra. Dalla cima si sviluppano tre crestoni che dividono anche i principali versanti della montagna, verso Nord ampi salti rocciosi scendono sino al Vallone d’Almiane, offrendo una vista impervia alla sommità, in direzione Est invece la Tetè Pierre Muret è collegata alla Testa del Coin da una cresta che alterna salti rocciosi a pietrame rotto. A Sud Sud-Est la nostra elevazione incontra la Valfredda grazie ad ampi prati e pascoli, che in prossimità della cima si trasformano in un’ampia pietraia. Il versante Ovest invece raggiunge Monchecuite prima con distese pietrose-erbose, quindi grazie ad un bosco abbastanza fitto. La sua conformazione la rende una importante meta scialpinistica.
Accesso stradale: Dall’A32 Torino-Bardonecchia, imboccare l’uscita di Bardonecchia, l’ultima prima del Traforo del Frejus. Poco dopo l’uscita dell’autostrada, giunti ad una rotonda seguire le indicazioni per Rochemolles, lasciandosi l’abitato di Bardonecchia alle spalle. La strada dopo aver superato un paio di tornanti, prosegue asfaltata sino al paese di Rochemolles. Da qui diventa sterrata, ma facilmente percorribile anche da auto normali, visto il buon fondo stradale. Alcuni tornanti permettono di raggiungere la borgata di Mouchecuite, dove è possibile posteggiare l’auto.
Itinerario: Entrare all’interno delle Grange Mouchecuite, superare le case presenti ed addentrarsi nel bosco soprastante. Lasciata alle spalle la bella cappella di Madonna della Neve, seguire le indicazioni per le Grange la Croix, si supera prima una breve fascia boschiva, quindi si guadagna una strada sterrata. Volgere molto brevemente a sinistra, quindi salire a destra per un paio di minuti, sempre su un’ampia sterrata, fino a pervenire alle predette grange. Proseguire sulla stessa strada, che si addentra nel bosco, facendo un ampio tornate. Proprio all’inizio di questo tornante lasciare la strada fino ad ora percorsa ed entrare nel bosco. Una debole traccia continua per alcune centinaia di metri, proseguendo obliquamente nel bosco. Oltrepassata una piccola radura, senza percorso obbligato, iniziare a rimontare il bosco, che si presenta fin da subito come molto ripido. Non essendo presente un percorso obbligato, è bene procedere senza mai perdere quota, sino a raggiungere intorno ai 2300 mt di quota il limitare del bosco. A questo punto gli alberi si diradano e numerosi prati e rialzi si aprono lungo il percorso. Diventano a questo punto visibili le rocce che costituiscono la sommità, che saranno l’unico punto di riferimento nel corso della salita. Non essendo presenti tracce di sentiero, si può scegliere liberamente il percorso migliore per procedere. È utile non abbandonare mai il settore centrale del versante della montagna, che presenta pendenze un po’ più attenuate rispetto ai due crestoni pietrosi laterali. Una volta superati i rialzi erbosi, si perviene ad un’ampia pietraia, anch’essa priva di tracce, ma anche di difficoltà. Proprio per questo, l’itinerario prosegue senza ulteriori cambi di direzione sino a ridosso delle rocce che costituiscono la sommità. Rapidamente si perviene alla cima dopo aver percorso l’ultimo risalto roccioso.
Discesa: Lungo lo stesso itinerario di salita. Per la pendenza del bosco, è possibile ritornare al punto di partenza sfruttando alcuni tagli del bosco, che permettono di raggiungere la strada sterrata con maggiore facilità. Dopo averla guadagnata rapidamente si ritorna alla cappella di Madonna della Neve e da lì fino alle grange Mouchecuite.
Itinerario B: Si può raggiungere la cima percorrendo anche la strada che conduce in Valfredda. Superate le Grange la Croix non si abbandona la strada sterrata e ci si addentra nel vallone precedentemente citato. Superati gli ultimi gruppi di alberi, si poggia decisamente a sinistra e si risalgono gli ampi pratoni erbosi senza percorso obbligato. Tenendo sempre come riferimento le rocce di vetta, si prosegue nella medesima direzione, senza perdere mai quota. Poco sotto la cima ci si congiunge con l’itinerario A e si tocca la croce di vetta.
Discesa: Per uno dei due itinerari di salita, senza ulteriori difficoltà.
Note: Entrambi gli itinerari descritti si svolgono su terreno privo di sentiero o tracce; per questo è consigliabile conoscere adeguatamente il luogo e svolgere l’itinerario solo in caso di bel tempo e buona visibilità. Cima molto frequentata nel periodo invernale, che merita però interesse anche nella stagione primaverile ed estiva, visto il luogo in cui si svolge. L’assenza di difficoltà la rende una meta adatta a tutti, resa ancora più attraente dal bel panorama che si gode dalla cima. Dalla croce di vetta si possono infatti ammirare alcune delle più importanti cime delle Alpi Cozie Settentrionali, tra cui la Pierre Menue e la Rognosa d’Etiache. Significative anche la Cima del Vallonetto, la Punta Sommelier, il Gruppo dell’Ambin e quello dei Re Magi sopra l’abitato di Bardonecchia. Un’ottima visione d’insieme anche verso gli Ecrins, che si presentano con le loro pareti più conosciute, Barre des Ecrins, Dome de Neige, Pelvoux, Meije, Ailefroide, Pic Sans Nom e Montagne des Agneaux. Un bel colpo d’occhio anche verso le Alpi del Monginevro con il Pic de Rochebrune, la Valle Thuras e la Rognosa del Sestriere.