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Monte Lungin: una bella e lung(in)a gita in Val Troncea

Written by Team divisionesvago.it. Posted in News

Val Troncea

Con il mese di giugno si torna a salire verso l’alto, la bella stagione è oramai iniziata, i prati sono in fiore e le giornate sono tanto lunghe da non trovare quasi fine: condizioni perfette per belle e lunghe gite. In un’assolata giornata della scorsa settimana la scelta è ricaduta sul Monte Lungin, sommità posta sul fondo della Val Troncea, proprio al di sopra delle sorgenti del torrente Chisone.

Permetteteci una breve ma doverosa digressione. Abbiamo indirettamente citato in questa introduzione il sole, i fiori e l’acqua, cosa manca? La neve! Nelle Alpi Occidentali, il paesaggio di media ed alta quota del mese di giugno si caratterizza generalmente per l’alternanza di verdi prati e di grandi aree ancora coperte dalla neve. Quest’anno la situazione è differente; anche nelle valli più ombreggiate le chiazze di neve sono totalmente assenti e la percezione visiva è quella tipicamente agostana. I corsi d’acqua solitamente carichi e rombanti, sono silenziosi e limitati nella loro portata. La situazione non può che destare preoccupazione.

L’itinerario percorre nella prima parte tutta la strada di fondovalle, dal parcheggio di Laval, dove è posto il confine del parco naturale, sin nei pressi dell’Alpe May. Da qui si continua su sentiero seguendo il corso della vallata principale, salvo poi abbandonarlo per raggiungere il Colle della Valletta. Con percorso piuttosto logico ma ripido si guadagna quindi l’antecima e poi brevemente la massima sommità della montagna. Negli ultimi metri si incontrano le uniche (contenute) difficoltà del percorso con il superamento di alcuni costoloni rocciosi.

Se cercate un luogo scarsamente frequentato, questo itinerario farà certamente al caso vostro, durante la salita gli unici esseri viventi incontrati sono stati le marmotte ed un solitario camoscio. Allo stesso tempo occorre tenere a mente che si tratta di un percorso piuttosto lungo (circa 20 chilometri) e che in alcuni tratti il sentiero non è molto evidente: paletti di legno e segnavia aiutano in ogni caso nell’individuazione della corretta direzione.

Un ottimo itinerario per chi non conoscesse la Val Troncea oppure per chi l’ha già frequentata e cerca un angolo meno battuto.

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