Punta d’Almiane

Difficoltà: 4/10 (EE/A) [+ Info]
Tempo di salita: 3h
Periodo consigliato: Giugno-Settembre (secondo condizioni della neve)
Punti di appoggio: Nessuno
Altezza: 3018 mt.

La Punta d’Almiane costituisce il punto culminante del Vallone di Almiane, piccola valle secondaria della più importante Valle di Rochemolles all’interno del comune di Bardonecchia. La Punta d’Almiane si trova sullo spartiacque che divide l’omonimo Vallone, la Valfredda ed il Vallone della Balma che vede nella Punta Valfredda (3051 mt.) la sommità più elevata. Lo spartiacque è costituito anche dalla Tete Pierre Muret (3033 mt.), la Testa del Coin (3003 mt.) e termina con il Passo di Valfredda Orientale (2900 mt.). La Punta d’Almiane ha tre principali versanti, quello nord-est che scende verso il Vallone della Balma, uno detritico che scende ripido verso la Valfredda (sud) e quello nord-ovest che chiude il Vallone di Almiane, caratterizzato da un’ampia pietraia. Sulla sommità della montagna è collocato un ricovero militare oramai diroccato, denominato Ricovero Valfredda.

Accesso stradale: Raggiungere l’abitato di Bardonecchia attraverso l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia, oppure seguendo la Strada Statale 335. Seguire a questo punto le indicazione per Rochemolles, la strada sale prima asfaltata fino al sopracitato abitato, quindi prosegue sterrata, mantenendo comunque buone condizioni, risultando così percorribile con qualsiasi tipologia di auto. Dopo aver superato la borgata di Mouchecuite mantenersi sempre sulla strada principale senza imboccare i numerosi bivi che si incontrano. Oltrepassato un piccolo ponte, lasciare l’auto prima della diga di Rochemolles sulla sinistra della strada, dove un piccolo prato è segnato dalla presenza di alcuni paletti del CAI sui quali è possibile leggere “Passo Almiane” e “Punta Almiane”. L’itinerario prende avvio proprio da questo luogo.

Itinerario: Imboccare il sentiero che parte dal prato precedentemente citato e che sale con brevi svolte superando alcuni alberi sino a raggiungere ampi prati. A questo punto si può decidere o di proseguire sullo stesso sentiero sino a raggiungere in successione le Grange Chaux, le Grange Jalet ed infine le Grange Selle, oppure scendere fin da subito in direzione del Rio Almiane e percorrerlo lungo il suo corso. Se si decidesse di procedere per sentiero una volta giunti presso le Grande Selle, è opportuno dirigersi verso il letto del fiume e seguirlo fedelmente tenendolo come riferimento fisso. In entrambi i casi l’itinerario procede all’interno del Vallone di Almiane che diventa sempre più ampio alla sua base e permette di scorgere le sagome delle due principali vette che lo chiudono, la Punta d’Almiane e la Punta Valfredda, rocciosa sommità ben visibile lungo il percorso. Senza mai abbandonare il fondovalle, raggiungere la base di un panettone erboso posto alla base della Punta Valfredda (1h15). Per superarlo occorre salire al centro tra il panettone erboso sulla sinistra e i bastioni rocciosi sulla destra. Preso quota rapidamente pervenire ad un piccolo pianoro che prosegue a ridosso della Punta Valfredda; da qui con un secondo salto più ripido si raggiunge l’ultimo tratto di salita della Punta d’Almiane, che si raggiunge senza difficoltà attraverso un triangolo di sfasciumi e rocce abbastanza instabili. Proprio sulla cima ci si imbatte nel Ricovero Valfredda, fatto che rende facilmente riconoscibile la cima.

La discesa si svolge sullo stesso itinerario di salita. Risulta più facile se nell’ultimo tratto abbandonando il letto del fiume si raggiungono le Grange Selle, da dove il sentiero conduce sino al punto di partenza

Note: La Punta d’Almiane è considerata una delle principali mete scialpinistiche della Val Susa. L’itinerario qui descritto invece muove da condizioni primaverili-estive, senza l’utilizzo di sci, ma con l’ausilio di racchette o ramponi secondo condizioni della neve. La salita non presenta difficoltà oggettivi, ma in presenza di neve lungo l’itinerario la complessità del percorso aumenta e richiede esperienza nell’affrontare queste condizioni. Soprattutto nella seconda parte dell’itinerario non è presente una traccia di sentiero ben marcata, dal momento che dopo le Grange Selle il percorso si addentra in un Vallone poco frequentato nel periodo estivo. Sono però presenti alcuni ometti che permettono di proseguire lungo la via più corretta nel fondovalle. Dalla cima è possibile avere un ottimo panorama, dalla vicina Rognosa d’Etiache, alla imponente Pierre Menue, passando per i Rochers Cornus ed il Gros Peyron. Verso la Val Susa, tutto il gruppo Sommelier-Vallonetto, mentre più in lontananza il Monte Charberton. Verso il territorio francese è invece possibile scorgere la bella sagoma del gruppo della Meije.