Weissmies – 4023 m

Prima ascensione: si svolse a partire dall’Alpe Almagell e fu realizzata da Christian Heusser di Zurigo e da Peter Joseph Zurbriggen, notaio del Vallese, alla fine di agosto del 1855.

Toponimo: la forma della montagna ha ispirato una particolare e certamente originale denominazione. Si può infatti far risalire il termine “Mies” ad una parola dialettale che può significare muschio oppure mousse (schiuma). “Weiss” invece deriva dal tedesco e significa bianco. Dunque il nome della montagna potrebbe essere “muschio bianco” oppure “schiuma bianca”; in entrambi i casi si allude al ghiaccio che ricopre ancora oggi gran parte della cupola sommitale rivolta verso la valle di Saas.

Particolarità: la cima del Weissmies, come quelle del Monte Rosa e del gruppo del Mischabel, nelle giornate terse e di bel tempo, può essere facilmente osservata dalla Pianura Padana e da Milano, facendo da sfondo allo skyline della città verso nord-ovest. Il Weissmies torna anche in un gioco di parole tedesco, secondo il quale la vetta di questa montagna sia l’unica dalla quale sia possibile osservare tre mari: un mare di nuvole, un mare di nebbia ed un mare di bel niente.