Grand Queyron: ritorno ed allungo.

Written by Team divisionesvago.it. Posted in News

Diversi anni fa avevamo raggiunto per la prima volta la cima del Grand Queyron, bella e facile montagna in fondo alla Valle Argentera. In questo bell’autunno, siamo tornati nello stesso luogo, questa volta però aggiungendo nel percorso anche la cima Frappier, collocata proprio a Nord del Grand Queyron.

La strada che raggiunge l’Alpe Gran Miol, punto di partenza dell’escursione dalla già citata Valle Argentera, è in ottime condizioni e permette di togliere diversi metri di dislivello e qualche chilometro di lunghezza all’escursione se affrontata da Bout du Col, nel comune di Prali. Un freddo sabato mattina di ottobre, lasciata la macchina in prossimità dell’alpeggio, abbiamo iniziato a salire lungo un bel sentiero, che attraversa prima un ampio pascolo, con fantastici colori autunnali, e poi una parte più ripida che permette di raggiungere i 2700 metri. Da qui una breve pietraia porta al colle della Longia, posto a poco più di 2800 metri, dove si può trovare anche una caserma militare del 1942.

 

Da questo punto è possibile proseguire direttamente verso cima Frappier, lungo il crestone Nord-ovest, oppure traversare sotto la suddetta cima e raggiungere il colle Frappier. Noi decidiamo di andare direttamente verso questa cima che non avevamo mai salito, quindi di proseguire verso il Grand Queyron attraverso il colle Frappier. La cima Frappier, 3003 metri, è ben riconoscibile per la presenza sulla sua sommità di un cippo recante il suo nome. Il panorama è veramente notevole, verso Sud a poche decine di chilometri di distanza il Monviso svetta in tutta la sua bellezza, verso Est, la pianura la fa da padrone, mentre verso Nord e verso Ovest l’ampio panorama si estende fino al Monte Rosa ed al Monte Bianco. Nei pressi del colle Frappier incontriamo un bel gruppo di stambecchi nei pressi di un’altra caserma militare ancora in buone condizioni. La nostra salita si conclude con un ottimo panino in cima al Grand Queyron, sulla cui cima è presente una croce posata nel 1965. Dopo aver firmato il libro di vetta, senza sostare a lungo per via di un fastidioso vento, iniziamo la discesa, sempre agevole e ben segnata. Guadagnato nuovamente il colle Frappier, attraversiamo sotto l’omonima cima e ripercorriamo i bellissimi pascoli fino alla macchina.

Un’escursione adatta a tutti, particolarmente indicata per la stagione autunnale, resa unica dai colori dei prati e dalla luce del sole.