Faccio un salto in Vanoise: Pointe de l’Observatoire.
Il Parco nazionale della Vanoise è il più antico parco nazionale francese, creato nel 1963 ed insieme al Parco Nazionale del Gran Paradiso l’area protetta più vasta d’Europa. Era stato pensato con finalità di protezione nei confronti dello stambecco, specie in estinzione a metà del Novecento, tanto qui, quanto nel già citato parco nazionale italiano. L’accesso più agevole dall’Italia è costituito in estate dal colle del Moncenisio, mentre in inverno (ma ovviamente anche d’estate) dal tunnel del Frejus.
Le buone condizioni climatiche stanno rendendo questo autunno un’ottima estensione del periodo estivo, soprattutto per le escursioni in quota, dove colori magici e scarsa frequentazione, rendono ancora più attraenti le vette alpine. Scegliamo come destinazione della nostra uscita la Pointe de l’Observatoire, facile e bella sommità collocata a Nord del comune di Aussois, all’interno del Parco nazionale della Vanoise. Spesso ci rechiamo in queste zone per la vicinanza alla Val di Susa, soprattutto durante l’inverno, quando Bessans diventa uno dei comprensori più grandi d’Europa dedicati allo sci di fondo, ma quasi mai ci eravamo diretti qui per effettuare qualche uscita in montagna. Lasciata l’auto a Plan d’Amont, si entra quasi subito nei confini del parco, seguendo per i primi venti minuti una strada sterrata che corre parallela ad un bel lago artificiale. Inizia quindi un ampio ed evidente sentiero, che guadagna rapidamente 250 metri, salvo poi tornare pressoché piatto, fino al raggiungimento del Fond d’Aussois, ampia zona pianeggiante collocata a 2300 metri di altezza, in prossimità della quale sorge anche l’omonimo rifugio.
Nel corso di tutta l’escursione la Pointe de l’Échelle domina la scena verso Ovest, imbiancata da una leggera spolverata di neve, mentre verso Est le nuvole ci precludono la vista verso alcune delle principali cime della Vanoise. Il sentiero è sempre evidente e senza possibilità di errore si continua a salire superando una zona caratteristica, dove tratti erbosi ed affioramenti rocciosi la fanno da padrone. Raggiunti i 2900 metri, il percorso cessa di salire ed in breve tocchiamo il Col d’Aussois, fantastico punto panoramico sul versante Sud-ovest del Monte Bianco. Decidiamo di raggiungere la nostra vetta superando alcune facili rocce che compongono la spalla Nord-Est, fino alla massima elevazione, ampia sul versante Sud, ma a strapiombo sui versanti Nord ed Est.
La discesa ci regala ottimi panorami, scorci fantastici e nessuna difficoltà, così da chiudere al meglio una bella escursione, perfettamente realizzabile anche in presenza delle prime nevicate autunnali, che al più rendono ancora migliori i luoghi attraversati.