Colle Fauri ( Valle Argentera)

Written by Team divisionesvago.it. Posted in News

Domenica 20 Giugno decidiamo di salire al colle Fauri in Val Argentera, un angolo non molto frequentato di questo tratto alpino.

Lasciata l’auto a Bessèn Haut percorriamo la bella strada forestale che, senza particolari difficoltà, ci permette di raggiungere il Bivacco Rattazzo.

Risaliamo il sentiero sulla destra orografica del torrente e raggiungiamo i primi pascoli che in questo inizio d’estate sono resi ancor più belli dalla presenza di tantissimi fiori. Proseguiamo su evidente traccia, segnalata anche da numerosi ometti, che ci conduce fino al colletto sottostante la cima Fauri nord: le previsioni meteo ( è importante consultarle prima di qualsiasi escursione in montagna) davano in arrivo una precipitazione; le nuvole sono ancora lontane e quindi proseguiamo.

Perdiamo qualche metro di quota scendendo un piccolo risalto roccioso: siamo sulla pietraia che, senza traccia, percorriamo per riprendere poco dopo il filo di cresta per ammirare sotto di noi il Lago Fauri, ancora ghiacciato.

Ancora qualche passo e siamo al Colle Fauri a 2857 m: un gruppo di stambecchi ci osserva… sopra di noi possiamo vedere la cima Fauri sud. Le previsioni meteo sono ormai molto precise: le nuvole si stanno avvicinando; uno spuntino veloce e decidiamo di scendere, la cima sud sarà per una prossima gita.

Ripercorriamo il tragitto e non molto distanti dal Bivacco Rattazzo (chiuso – occorre prenotare e reperire le chiavi) inizia un’acquazzone che per un’ora non ci darà tregua…pazienza la montagna è anche questa…un po’ bagnata!

Punta Nera: Valle della Rho

Written by Team divisionesvago.it. Posted in News

Il bel tempo è arrivato insieme a tanta voglia di fare qualche escursione…Valle della Rho

Decidiamo di ritornare in cima a Punta Nera, una montagna in Valle della Rho in Piemonte: la giornata è limpida e confidiamo, quindi, di poter godere di uno sguardo a 360 gradi dalla cima posta a 3040 metri.

Lasciamo la nostra auto poco dopo le Grange la Rho (1686 m) e guadiamo il torrente che, con la sua irruenza, ha divelto il ponte.
Percorriamo il sentiero sulla destra orografica fin sotto la Caserma Pian dei Morti: fu costruita nel 1937 ed aveva lo scopo di sbarrare il vallone che costituiva una possibile via di invasione della piazza militare di Bardonecchia; è in buone condizioni e rappresenta una delle tante costruzioni militari della valle.
Proseguiamo con lo sguardo sui pascoli ricchi di fioriture meravigliose: genziane e primule impreziosiscono il panorama; la “catena” dei Re Magi, imponente, si staglia alla nostra sinistra.
Per ripidi pendii erboso raggiungiamo il filo di cresta dell’evidente montagna posta alle spalle della caserma. Un buon sentiero ci conduce al tratto ripido con fondo sconnesso: seguendo quel che rimane dopo l’inverno della traccia nella pietraia, piuttosto ripida, raggiungiamo la dorsale che in breve tempo ci permette di raggiungere la cima, sormontata dalla sua croce di vetta.

Grandi panorami… e abbiamo anche la compagnia di quattro esemplari di grifone che ci sorvolano più volte.
Un panino e… giù, ripercorrendo il medesimo tragitto.

Ciaspole: Colle Chaboud 2217m

Written by Team divisionesvago.it. Posted in News

Valle Chaboud
Valle Chaboud

Il mese di Aprile ci ha riservato un’altra sorpresa…ha nevicato ed è tornata la voglia di camminare in questi paesaggi incantati.
Non volendo prenderci rischi inutili su pendii particolarmente esposti decidiamo di raggiungere il Colle Chaboud (Piemonte).
Lasciamo la nostra auto nella parte alta della borgata di Bousson (1428 m Cesana Torinese), nelle vicinanze della “casa delle lapidi” e, calzati i nostri scarponi, iniziamo a percorrere la strada che costeggia il torrente Thuras.
Raggiungiamo in circa un’ora la borgata di Rhuilles: le indicazioni per il colle Chaboud si trovano vicino al ponte. Una evidente strada permette di iniziare a salire; la neve ancora abbondante dopo un breve tratto ci permette di calzare le ciaspole e, tagliando per il bosco, raggiungiamo le grange Chaboud (1900 m) dove spicca la chiesina.

La chiesina di Grange Chaboud a 1900 m

Tenendosi sulla sinistra orografica del torrente raggiungiamo il pianoro dove alla nostra sinistra troviamo il sentiero estivo che conduce al colle: malgrado la neve la traccia esistente è ottima e coincide con la salita alla cima Dormillouse, molto frequentata dagli appassionati di sci-alpinismo.
Inizia a nevicare ma il colle è ormai vicino: proseguiamo raggiungendo il corso di un piccolo torrente che fa capolino nel manto nevoso insieme alle prime marmotte.
Un ultimo sforzo e siamo giunti a 2217 m …siamo al colle: un traliccio di legno segna l’esatto punto di arrivo.
Di fronte a noi si apre la valle Cerveyrette in territorio francese…noi rimaniamo in Italia e ammiriamo lo splendido panorama che, grazie ad un po’ di sole che ha preso il posto della nevicata di qualche momento precedente, riusciamo a vedere.