Mountain’s Numbers – Agosto 2015 #1

Written by Team divisionesvago.it. Posted in Bollettino

2-81885 – È la data di costruzione della Capanna Quintino Sella ai Rochers, uno dei più antichi rifugi di tutte le Alpi. Si trova a 3370 mt. lungo la via dei Rochers al Monte Bianco, che fu storicamente tra il 1872 ed il 1890 la via “normale” italiana di salita alla vette delle Alpi. La Capanna anche e soprattutto per la scarsa frequentazione stava perdendo ogni sua utilità di rifugio, versando infatti in pessime condizioni. Fortunatamente il Club dei 4000, Cai sezione di Torino, ha deciso di impegnarsi nel recupero di questo pezzo di storia dell’alpinismo italiano. I lavori sono iniziati il 2 agosto e l’obiettivo è quello di ridonare alla Capanna tutti i canoni di rifugio. (Stato avanzamento lavori)

6-89,1 – Sono i gradi centigradi registrati il 6 agosto a Capanna Margherita (4554 mt.). Il dato che è record assoluto per la stazione di Punta Gnifetti, che in precedenza aveva toccato 8,6°C l’1 Agosto 2013, sottolinea come i mesi di Luglio ed Agosto siano stati veramente fuori dalla norma. Degli ultimi di Agosto è anche la notizia della riapertura della via normale francese del Monte Bianco, che era stata “fortemente sconsigliata”. Arpa Piemonte che gestisce la sonda di Capanna Margherita ed in generale tutto ciò che è connesso alla meteorologia regionale, ha anche fatto sapere un altro dato interessante. A seguito dei giornalieri lanci di radiosonde per rilevare i principali dati meteorologici fino a 30 km di quota presso l’Aeroporto di Cuneo, il 6 agosto lo zero termico è stato registrato a 5294 mt. record anche in questo caso, il precedente risaliva al 14 luglio scorso a quota 5190 m.

9-81 – Come l’anno trascorso dall’inaugurazione del nuovo Refuge de l’Aigle. Dopo diversi mesi di lavori anche in difficili condizioni, la nuova struttura era stata aperta al pubblico il 9 Agosto 2014. (Qui il nostro itinerario)

11-882 – I 4000 delle Alpi, saliti da Ueli Steck in 62 giorni, a partire dall’11 giugno, data in cui aveva conquistato il Pizzo Bernina, all’11 agosto, data di chiusura del progetto con la scalata alla Barre des Ecrins. Lo svizzero – noto alpinista e vincitore del Piolet d’Or per la fantastica salita in solitaria della parete Sud dell’Annapurna – aveva intrapreso il progetto con un secondo alpinista Michi Wohleben, giovane tedesco che ha dovuto però rinunciare a causa di un brusco atterraggio con il parapendio all’inizio di questa lunga cavalcata. Un impresa se si pensa che durante questi due mesi, Ueli Steck ha utilizzato soltanto le proprie energie, coprendo ben 1000 km in bici e scalando per un totale di 100000 metri di dislivello positivo. Notevole anche la sua avventura nel Massiccio del Rosa quando a fine giugno è stato capace di toccare tutte le 18 cime del gruppo in sole 24 ore. Non è però record, infatti nel 2008 due alpinisti italiani, Franco Nicolini e Diego Giovannini, riuscirono a salire tutte le 82 cime impiegando due giorni in meno rispetto allo svizzero.

15-83776 – È l’altezza del Mount Malaspina. Quella che veniva definita la più alta montagna inviolata conosciuta del Nord America è stata infatti scalata da una coppia di alpinisti, per la precisione Natalia Martinez, una ragazza argentina e Camilo Rada, cileno. Questi due alpinisti non sono nuovi a questo genere di imprese, durante il loro progetto chiamato Uncharted infatti, iniziato nel 2012, sono riusciti a completare salite di spessore, in particolare il Monte Sarmiento nel 2013 e il Volcan Aguilera nel 2014 (entrambe le salite sono state candidate al Piolet d’Or negli anni passati). La nuova via con un estensione di circa 1900m ha richiesto grandi sforzi anche per la grande esposizione della parte bassa della salita. Dopo aver rinunciato a montare un campo alto, la coppia ha deciso di intraprendere la salita direttamente dal campo base il 13 agosto. La vetta è stata toccata la mattina del 15 agosto. I due sono poi scesi al campo base dopo 55 ore trascorse sulla montagna.

19-810 – I giorni impiegati da Pablo Criado Toca per salire i Geants della Valle d’Aosta, concatenandoli e percorrendo le grandi distanze che li separano di corsa. Partito da Courmayeur il 9 agosto ha percorso di corsa la prima tappa fino a Oyace, il secondo giorno ha raggiunto il Rifugio Teodulo, da dove con la Guida Alpina Lucio Trucco, della società del Cervino, ha raggiunto la cima del Cervino il giorno seguente partendo dal Rifugio Hornli. Il giorno seguente grazie ad un’incredibile cavalcata ha toccato le cime del Castore dei Lyskamm in traversata ed ha raggiunto quindi la cima del Monte Rosa, passando per Capanna Margherita e scendendo quindi a valle e fermandosi a Staffal. I due giorni seguenti sono serviti per raggiunge sempre di corsa Cogne passando per Donnas. Da lì raggiunto il Rifugio Chabod con la Guida Alpina Anna Torretta, della Società delle Guide di Courmayeur, ha salito con condizioni climatiche difficili il Gran Paradiso attraverso la Schiena dell’Asino ed ha raggiunto il comune di Valgrisenche nella notte. Nella giornata di Lunedì ha raggiunto nuovamente Courmayeur da dove con la Guida Alpina Andrea Plat ha toccato la cima del Mont Blanc du Tacul e da lì fino a Courmayeur, per concludere così la sua avventura il 19 Agosto. Come racconta lui stesso l’idea è nata durante i tanti Tour des Geants corsi, ma ha voluto fare questo trasmettendo anche un messaggio per la sicurezza sulle montagne, visto che ha deciso di salire ogni cima accompagnato da una Guida Alpina del posto.

20-080 – Gli Italiani che erano riusciti prima di Carlo Alberto Cimenti a conquistare il titolo di Snow Leopard. L’onorificenza viene riconosciuta dalla Federazione Alpinistica Russa agli alpinisti che sono stati in grado di salire tutte le 5 montagne più alte presenti sul territorio dell’ex Unione Sovietica, lungo le due principali catene montuose quella del Pamir e quella del Tien Shan. L’idea originale dell’alpinista originario di Pragelato era quello di salire in soli due mesi le cinque cime ed utilizzare quando possibili gli sci. Il progetto saltò per poco nell’estate del 2013, quando dopo aver conquistato il Korzhenevskaya Peak (7105 mt.), il Lenin Peak (7134 mt.) ed il Khan Tengri Peak (7010 mt.), sfiorò di poco le restanti due sommità. Durante l’estate dello scorso anno è riuscito a portare a termine la salita al Pobeda, avvicinando così la conclusione del progetto. Anche quest’anno le difficoltà climatiche sembravano aver rallentato la salita al Communism Peak (7495 mt.), ma il 20 agosto è riuscito a terminare la sua avventura. L’elicottero per il campo base era stato infatti inizialmente posticipato a causa della terribile alluvione che ha colpito il territorio del Tajikistan in Agosto, ma il piemontese è riuscito ad acclimatarsi velocemente e salire la cima in quattro giorni dal campo base. Notevole anche la sua discesa compiuta con gli sci ai piedi, essendo la prima volta che questa cima viene scesa in questo modo.

28-86168 – I metri del McKinley… pardon del Denali. Il nome originale di questa montagna infatti, dato dai nativi americani della regione era proprio quest’ultimo. In lingua athabaska significa “quello grosso”, per indicare il suo aspetto imponente e maestoso. La montagna circa un secolo fa aveva assunto il nome di McKinley in onore del 25° Presidente degli Stati Uniti d’America e da allora era diventata famosa con questa denominazione. Il 28 agosto però Barack Obama ha deciso di ridonare alla montagna la sua antica denominazione, per l’appunto Denali. La decisione vorrebbe essere un aiuto per il miglioramento tra la Casa Bianca ed i nativi, visto anche che la nuova (o vecchia) denominazione sarà presente anche su tutte le carte geografiche e le guide.

Summer 2015 – Preview

Written by Team divisionesvago.it. Posted in News

Ecco un assaggio delle scorribande estive, come sempre a breve anche tutti gli itinerari delle uscite fatte. Il primo, quello sulla Meije, è già online, andata a dare un’occhiata (qui)

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