Punta Marin

Altezza3202 metri
Difficoltà3,5/10 [Scopri di più]
Dislivello1242 metri
Tempo di salita3h15
Periodo consigliatoGiugno-Ottobre

Punta Marin è una delle minori sommità dello spartiacque Argentera-Thùres, collocata a Nord-Ovest del Colle della Ramiere. Il suo aspetto è prevalentemente roccioso, sia che venga osservata dalla Valle Argentera, sia dalla Valle del Thùres.

Tre modeste creste si staccano dalla sua sommità: la frastagliata cresta Nord-Ovest che conduce verso la Punta 3 Merli, l’ampio crestone Sud-Ovest che si proietta verso il torrente Thùres e la breve cresta Sud-Est in direzione del Colle della Ramiere.

La prima ascensione realizzata nel 1888, porta la firma di Cesare Fiorio, uno dei pionieri dell’alpinismo di questa regione delle Alpi.

Accesso

A32 Torino-Bardonecchia, uscita Oulx circ.ne, quindi statale 24 fino all’abitato di Cesana Torinese. Ad una prima rotonda si prende la seconda uscita entrando in paese, alla seconda nuovamente seconda uscita, transitando di fronte al comune. Senza possibilità di errore si prosegue fino a Bousson, si superano due ponti, quindi in prossimità della Caserma dell’Esercito si piega a destra seguendo le indicazioni per Closs/Thures.

Poco prima di raggiungere la frazione di Thures, si prende la strada sterrata sulla destra, che conduce prima a Ruilles, quindi a Grange Thuras Inferiori, dove si posteggia l’auto. Recentemente sono stati realizzati alcuni lavori di manutenzione che hanno reso i tornanti dell’ultimo tratto di strada più facilmente percorribili.

Itinerario

Si supera immediatamente il ponte in prossimità del quale è collocato il divieto di transito. Per un lungo tratto si cammina lungo la strada sterrata di fondovalle, superando dopo circa mezz’ora Grange Thuras Superiori. Il percorso per circa un’ora e mezza ha pendenza piuttosto ridotta ed è comune alla salita al Colle di Thùras.

Si abbandona la carrozzabile, ridotta a questo punto ad una mulattiera, a quota 2400 metri, in prossimità di un tornante. Si attraversa il torrente Thùres e si inizia a salire su terreno erboso piuttosto ripido. Senza percorso obbligato e seguendo rare tracce, si sale in direzione Est, cercando di raggiungere un colletto erboso poco pronunciato a quota 2700 metri.

Si volge a questo punto a sinistra, risalendo un costone terroso particolarmente ripido, che permette di avere accesso ad una spalla della cresta Sud-Ovest, a quota 2900 metri. Da questo punto la cima inizia ad essere visibile e l’itinerario è piuttosto evidente.

La cresta è ampia e presenta qualche affioramento roccioso superabile sul lato Ramiere (Sud). Poco prima di raggiungere la cima si lascia sulla sinistra un evidente dente roccioso ed una breve rampa conduce infine alla massima sommità della Punta Marin, segnata da una croce metallica purtroppo rotta.

Discesa

Lungo l’itinerario di salita, prestando attenzione ai tratti più ripidi.

Note

La seconda metà del percorso non presenta evidenti tracce e si svolge prevalentemente su terreno erboso o detritico, occorre pertanto buona capacità di orientamento.

Il panorama dalla vetta, sebbene sia limitato verso Nord-Ovest dalla Punta Tre Merli, risulta molto interessante. In direzione Sud è ben visibile la Punta Ramiere, mentre invece in lontananza è possibile osservare i massicci del Monte Bianco e del Monte Rosa.