Gros Peyron

Difficoltà: 3/10 (EE) [+ Info] 
Tempo di salita: 2h30′
Periodo consigliato: da Giugno (in assenza di neve) ad Ottobre
Altezza: 3047 mt.
Punti d’appoggio: Rifugio Scarfiotti

Il Gros Peyron è una montagna delle Alpi Cozie alta 3.047 m, situata sullo spartiacque fra la Maurienne (Modane) e l’alta valle di Susa (Bardonecchia). La cima si trova sul crinale Dora-Arc ed è separata verso sud-est dai Rochers Cornus (e dalla più celebre Rognosa d’Etiache) dal Passo dei Rochers Cornus (2.974 m); a nord-ovest il Col d’Etiache (2.799 m) la divide invece dal gruppo di cime che culmina con la Pierre Menue. Il Gros Peyron presenta un versante nord ovest detritico mentre il lato sud, affacciato sul Vallone di Rochemolles, è piuttosto roccioso e dirupato. Il versante nord-orientale si apre infine sulla conca che ospitava un tempo il piccolo ghiacciaio di Etiache.
In corrispondenza della cima si staccano dallo spartiacque principale due creste; la prima ha andamento verso nord e collega il Gros Peyron al vicino Pic du Diable (2.926 m); questa seconda montagna, interamente in territorio francese, si presenta con alte pareti strapiombanti verso la Valle dell’Arc ma è raggiungibile senza grosse difficoltà dal Gros Peyron. Un secondo crestone si dirige a sud e divide i valloni di Etiache e dei Rochers Cornus, entrambi tributari di quello di Rochemolles.
La sommità del Gros Peyron è costituita da due arrotondate elevazioni separate da una poco marcata insellatura a quota 3.029 m; la quota 3.041 si trova a nord-est mentre il punto culminante (3.047 m) è a sud-ovest e si affaccia sul Vallone di Rochemolles.

Itinerario: A valle del laghetto che precede il rif. Scarfiotti attraversare il torrente e salire su bel sentiero il ripido versante dx orografico del vallone di Rochemolles. Grazie a una serie di svolte si giunge prima ad una palina, che descrive l’aspetto geologico della valle, quindi alle grange d’Etiache (2488 mt.), oramai diroccate. A questo punto bisogna prestare attenzione al percorso del sentiero, molto ingannevole. Non si deve infatti proseguire sulla destra delle case, verso il centro del vallone; ma superare le case sulla sinistra, grazie ad un’ampia svolta e portarsi sopra i pendii erbosi sopra le grange, dove il sentiero diviene nuovamente visibile. Senza altre difficoltà si raggiunge, sempre su bel sentiero, mai ripido, il colle d’Etiache. Dall’ampio colle si tiene la sinistra orografica (destra per il senso di marcia) e si costeggia una fila di pietre disposte sul colletto. Superato una piccola balza rocciosa, si prosegue sull’itinerario indicato chiaramente dagli ometti. Qui si può decidere, se salire dal versante italiano, attraversando quindi un piccolo canalone e risalendo verso la cima; oppure piegando a sinistra, salire direttamente nella pietraia presente, sino a ricongiungersi, oramai in vetta, con l’altro sentiero. Anche in caso di scarsa visibilità comunque, il percorso è segnalato dai tantissimi ometti presenti. Dalla cima si gode di un magnifico panorama, che spazia dagli Écrins, al gruppo degli Ambin, passando per l’imponente Rognosa d’Etiache e per la bellissima piramide della Pierre Menue. La discesa si svolge sullo stesso itinerario di salita.

Importante: Non lasciarsi ingannare dai cartelli marrone scuro presenti; la salita non è di 3h al colle, ma di circa 1h/1h30’, a passo normale.

Accesso stradale: da Bardonecchia, proseguire in direzione di Rochemolles, quindi proseguire sulla strada sterrata (attenzione con le macchine più basse!), che dopo aver superato la diga omonima, raggiunge il parcheggio del rifugio Scarfiotti. Il tragitto in macchina non è breve, poiché la strada non permette una velocità elevata; considerare 1h abbondante da Bardonecchia al rifugio.