Pic de la Grave

Difficoltà: 6/10 (PD) [+ Info]
Tempo di salita: 2h
Periodo consigliato: da metà Giugno a metà Settembre
Altezza: 3667 mt.
Punti d’appoggio: nessuno

Il Pic de la Grave è una montagna del Massiccio degli Écrins. Si trova nel dipartimento dell’Isère. La montagna è collocata lungo la cresta che arriva da oriente partendo dalla Meije e passando per Le Râteau; la cresta continua poi con il Dôme de la Lauze. A nord-est della montagna si trova il comune di La Grave. A sud della montagna nel Vallon du diable si trova il Refuge de la Selle. La prima ascensione risale al 14 luglio 1874 ad opera di W. A. B. Coolidge con Christian Almer et R. Kauffman.

Accesso stradale: Raggiunta Cesana Torinese, si sale seguendo la SS 24 che conduce prima a Clavière, poi oltrepassa il confine di Stato nei pressi del Monginevro e scende con la statale N94 a Briancon. Da qui, al primo bivio, occorre svoltare a destra per imboccare la D1091 (indicazioni per il Col de Lautaret e Col de Galibier). Oltrepassati i centri abitati di Saint Chaffrey, La Salle les Alps, Monetier Les Bains si sale raggiungendo il Col du Lautaret m. 2058. Dal colle, tralasciata la diramazione a destra che sale al Col du Galibier, si scende sulla sinistra, sempre lungo la D1091, superando il villaggio di Villar d’Arène per raggiungere infine La Grave. Ampio parcheggio nei pressi della cabinovia (Telepherique des Glaciers de la Mejie).

Itinerario: Dal colle si segue una pista che scende brevemente sulla pietraia fino a raggiungere il Glacier de la Girose. Si segue la traccia che si tiene inizialmente al centro del ghiacciaio, sulla sinistra di uno skilift (telesky de la Girose) superando e prestando attenzione agli eventuali crepacci (solo a fine stagione), portandosi successivamente verso sinistra, in direzione del ben visibile Pic de la Grave. Superato un avallamento del ghiacciaio, la traccia volge decisamente a sinistra e poi a destra portandosi alla base del ripido versante Nord della nostra cima. Si supera un primo crepaccio terminale (coperto fino a fine stagione) e si sale ripidamente a destra in vista del seracco, sotto il quale si trova il secondo crepaccio terminale, arrivati nei pressi del crepaccio si deve superare un breve muretto piuttosto ripido poi la traccia punta verso sinistra e raggiunge un colletto nevoso. Da qui per mezzo di un traverso, delicato se con ghiaccio vivo, si raggiunge una seconda selletta nevosa questa volta posta tra la cima e l’antecima (è un piccolo massiccio roccioso sulla destra della cima). In alternativa, se la crepacciata termale è molto aperta bisogna tenersi più sotto l’antecima, sulla destra della parete che si sta risalendo, puntando verso  una paretina rocciosa che scende dall’anticima, per poi traversare in diagonale a sinistra sopra il seracco, nuovamente verso destra puntando alla selletta posta tra la cima (a sinistra) e l’antecima (a destra). Questa rampa ha una pendenza di 40° e 45° nella parte finale. Raggiunto il colletto, si piega a sinistra fino a raggiungere la rocciosa cresta NE, che si risale lungo il filo, superando alcuni gradoni rocciosi, con qualche tratto aereo ma non difficile (passi di I e II) fino a raggiungere la vetta, dove si trova un piccolo ometto di pietre (2h dal Col des Ruillans alla cima).

Discesa: Lungo l’itinerario di salita per raggiungere nuovamente l’evidente traccia sotto lo skilift.